Sostenibilità nel passato? - Sara le Sfuse

Attingere dagli insegnamenti del passato: quelli che vengono dimenticati da una generazione e recuperati da un'altra è il primo passo verso la domanda .

Ve lo sarete certamente chiesti se state intraprendendo la strada verso una vita meno inquinata e verso una quotidianità più sostenibile che bilanci la vostra esistenza.
Anche Le Sfuse di Mantova se lo sono chieste molte volte e ripercorrendo la strada dell'immondizia e dell'(in)voluzione sono arrivate a riscoprire come mode del momento fossero la base di una vita in sintonia con la natura in passato.

I nostri nonni all'inizio del secolo non conoscevano la spazzatura e poca ce n'era. Gli oggetti erano studiati per durare, essere riciclati per altri usi e la vita ridotta all'essenziale.
Si viveva di altro e con altro, il paragone a oggi è impossibile per stile di vita, luoghi abitativi, orari e lavori che tempo fa non esistevano.

Esatto, non esistevano determinate esigenze e non esisteva buona parte degli imballi che oggi utilizziamo.
Quello che tanto decantiamo come sostenibilità in passato era una naturale armonia tra uomo e natura.

Come abbiamo creato e abbandonato montagne di rifiuti dobbiamo smaltirle, come abbiamo sfruttato indebitamente le risorse naturali come se fossero solo nostre e senza limiti dobbiamo ridurre drasticamente sul nascere lo spreco. Ma non è solo un problema del passato, è un problema più che presente poiché ancora creiamo, abbandoniamo, gettiamo, sfruttiamo.

Ancora il nostro lavoro di riciclo non è funzionale e sufficiente.
Così ancora una volta ripercorrere il passato può darci grandi spunti per il presente.
Pensate all'industria dell'assorbenza per donne e bambini o anche all'igiene quotidiana.
Assorbenti, mutande e pannolini lavabili erano la soluzione che tutti adottavano, la saponetta per corpo, viso, capelli e barba una normalità.

Prodotti semplici, a volte autoprodotti o scambiati col vicino, cucinati con pochi ingredienti disponibili in casa o con le erbe spontanee del territorio.
Ecco cosa vuol dire anche per noi ripercorrere il passato: riscoprire il nostro territorio e tradizioni.
Dare spazio a piccole start up di giovani imprenditori e imprenditrici che sviluppano soluzioni semplici ma efficaci.

I giovani sono tornati a cucire e cucinare.
Ecco che scopriamo l'artigiana che ci confeziona gli assorbenti e salva-slip lavabili, ma anche le salviette lavabili per l'igiene quotidiana del bambino, che sono un pass-par-tout per gli ospiti, in viaggio o come coccola per la qualità e morbidezza dei materiali.

Poi ci sono i sostituti alla carta da cucina o alla pellicola trasparente: carta da cucina sempre riutilizzabile e lavabile e copri-ciotola elastici in cotone da riusare all'infinito.
La durata di un assorbente lavabile si aggira intorno ai 5/8 anni per esempio (una coppetta mestruale arriva a 10 anni prima di esserne consigliata la sostituzione); per un copri-ciotola possiamo cambiarla solo se si deteriora e non tiene più l'elastico.

Una bella differenza se pensiamo all'usa e getta, che inquina, è quasi impossibile da smaltire e la durata nell'ambiente prima di sfaldarsi parte dai 150 anni in su senza mai scomparire del tutto.
Nella nostra piccola esperienza è da anni che usiamo questi prodotti e abbiamo dato fiducia alle prime e coraggiose persone che si sono lanciate e hanno basato il proprio business sui prodotti lavabili e riutilizzabili.

A oggi esistono svariate imprenditrici e aziende che propongono articoli riutilizzabili per tutte le esigenze.
A volte prende il sopravvento la diffidenza verso ciò che non si conosce che ma il nostro negozio a Mantova è presente anche per farvi conoscere questa dimensione che spesso si trovava solo on line.
Poter toccare con mano e vedere i prodotti è un grosso vantaggio e naturalmente avete a disposizione la nostra esperienza.